Provate a leggere questo stralcio d’intervista concessa molti anni fa alla Gazzetta dello Sport alle vostre figlie adolescenti convinte di essere bruttine e le tranquillizzerete: «Da bambina ero una Maradona al femminile: attaccatura dei capelli bassa, pelosa come la figlia di Fantozzi, massiccia come un lottatore… un vero disastro».
«I brutti anatroccoli diventano belli»
Prosegue così:
«Ricordo che negli anni prima dello sviluppo, il mio pediatra, vero luminare e amico di famiglia, mi consolò con queste parole: “Pensa che i brutti anatroccoli, crescendo, diventano sempre belli, mentre il contrario non succede altrettanto di frequente».
TI pediatra di Sabrina Ferilli aveva proprio ragione. Il 1964 dev’essere un’annata sotto il segno di Venere, vedi Monica Bellucci, Elle Macpherson, Francesca Neri, Juliette Binoche e Isabella Ferrari, solo per fare qualche nome di affascinanti coscritte della nostra bella attrice. Che quando ha compiuto cinquantanni, ha detto:
«Sarebbe ipocrita dire che sono contènta di invecchiare, ma vivo bene. Dai punto di vista del fisico, il mio è un mestiere che ti aiuta a non avere età, annulla il dato anagrafico».
Sabrina Ferilli Il personaggio della grande bellezza
Il successo vero, per la Ferini, non arriva prestissimo: è il 1994 quando, a 30 anni, è protagonista de La bella vita, di Paolo Virzì e vince il Nastro d’argento. Seguirà una carriera importante, nel mondo del cinema e delle fiction televisive. all’insegna dell’alto gradimento sia da parte sia degli uomini che delle donne.
«Ci sono personaggi, come quello di Tutta la vita davanti, che non avrei potuto fare se fossi stata più giovane. E quello di La grande bellezza non sarebbe stato così struggente se non avessi avuto addosso i segni della vita».
Ecco, torniamo un momento con gli occhi e la memoria alla sua struggente Ramona de La grande bellezza dì Paolo Sorrentino, premio Oscar come miglior film straniero. In una scena, la Ferilli è nuda, a letto. Non è la donna snob e noiosa interpretala da Isabella Ferrari, dalla quale il protagonista Jep Gambardella fugge come la peste rendendosi conto che dopo avere fatto sesso con lei non ha niente da dirle. Con Ramona lui non ha fatto l’amore. I due hanno “solo”’ dormito insieme. Ramona è abbronzata, fa la spogliarellista, il corpo è il suo strumento di lavoro. È bellissima, sinuosa. Ha qualche visibile
smagliatura sul seno, che la rende ancora più vera, più sensuale.
Quel passo falso in amore dell’attrice Romana
Ci permettiamo dì dire che un’attrice che ha lasciato libero il regista di svelare quei piccoli segni sul suo corpo, di usarli per dipingere al meglio un personaggio che non si dimentica, è una gran donna. Sabrina Ferilli ha molte cose e non ne ha molte altre: in questo, la sua vita somiglia a quella di Ramona e di tutti noi. Ha avuto un premio Oscar indiretto, visto che è il film a essere stato premiato e non lei come miglior attrice, ma quante possono dire di aver contribuito, in stato di grazia, alla riuscita di una pellicola simile? Ha avuto un ex marito, Andrea Perone, sposato nel 2003 e lasciato nel 2005. Passo falso. Chissà, forse in quel caso l’attrice non aveva seguito il consiglio paterno: «Mio padre mi diceva sempre: mettiti con chi vuoi, basta che sia un uomo che legge almeno il giornale». Ecco, il Perone che dopo di lei ha collezionato fidanzate appartenenti allo show business (Sara Varone, Cecilia Capriotti, e persino l’ex Miss Padania Laura Cremaschi) non sembra il genere d’uomo preoccupato soprattutto di correre in edicola ogni mattina per comperare un quotidiano (ma chi può dirlo?). Giuliano, il padre
della Ferilli. era un funzionario del Pei, segretario di Enrico Berlinguer: «Dai nove ai quattordici anni vendevo l’Unità porta a porta. Poi mio padre mi portava ai comizi. Ho passato l’infanzia a sentire Giorgio Napolitano, Giancarlo Pajetta ed Enrico Berlinguer», ha raccontato la Ferilli. Che ha poi rimediato all’unione un po’ improbabile, con Perone sposando Flavio Cattaneo, ex direttore generale della Rai, posizioni politiche diverse, ma grande complicità amorosa e mentale. «Non credo molto alle relazioni che nascono quando si è giovani e poi durano sino alla morte. Se succede, è un miracolo. Nell’età matura conosci meglio te stesso e cosa stai cercando, quindi una storia nasce su una sintonia più profonda», ha detto, non a caso, Sabrina. Nella lista delle cose che le mancano c’è la solidarietà non così diffuse tra le donne italiane.
«Quando le ho chiesto di partecipare ad Amici, Sabrina ha detto subito sì, senza chiedere con chi dovesse condividere la scena. È una che non si monta la testa, cosa rara nel mondo dello spettacolo»,
Sabrina Ferilli e Maria de Filippi fra Amici e Tu si que Vales.
ha raccontato la Maria De Filippi. In seguito, la Ferilli è anche a Tu si i que vales nei panni di giurata, altro atto d’amicizia nei confronti della De Filippi:
«Io sono pessimista, per natura. Il mio senso di autocritica è alle stelle. Penso sempre di poter fare tutto meglio, forse perché a casa, da piccola, mi dicevano che facevo tutto male. Sabrina lavora sulla parte apprensiva di me, mi ha insegnato a dire un bel “chissenefrega” là dove serve»
. Dite la verità: in fondo chi è che non vorrebbe accanto a sé un’amica come Sabrina Ferilli?
Articolo tratto da Vero.
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