Trascina il pubblico con il suo linguaggio colto e ineccepibile, Paolo Bonolis. Ogni tanto, poi, spiazza grandi e piccini coi suoi guizzi scanzonati e qualche battuta secca e improvvisa, che non ammette repliche, se non lo scoppio di una risata. Quello che forse non ti aspetti da un conduttore così brioso e camaleontico è una visione “in rosa” del mondo.
Ha spiegato, infatti, Bonolis alla presentazione del suo libro Perché parlavo da solo (Rizzoli):
«Col romanticismo aggiungi colore a quello che fai. Puoi declinare la passione in mille maniere. Puoi rendere saporito qualunque passaggio della tua vita sentimentale. E romanticismo ti garantisce molto di più di quello che l’amore stesso può darti».
Ha confidato, inoltre, il presentatore di Avanti un altro! e Ciao Darwin:
«Riesco ancora a stupirmi quando mia moglie mi dice “ti amo”. Dopo tanti anni, quando ce lo si dice, prende un significato importante».
«Mi ha colpito con la sua brillantezza»
In prima fila al Teatro Manzoni di Milano, mentre Bonolis veniva intervistato dal giornalista Mario Calabresi, c’era Sonia Bruganelli, conosciuta nel 1997 e sposata cinque anni dopo. I due sono genitori di tre figli: Silvia, 17 anni, Davide, 15, e Adele, 12. Quando sono nati, Bonolis era già padre di Stefano, 35, e Martina, 31, che vivono negli Stati Uniti, e che il mattatore televisivo ha avuto dalla psicologa americana Diana Zoeller, sua (prima) moglie dal 1983 a
A metà ottobre la famiglia si è riunita ad Huntington, nello Stato di New York, per le nozze di Stefano con Candice Hansen. Alcune foto della cerimonia sono siate postate su Instagram dalla Bruganelli, imprenditrice particolarmente attiva sui social. Di lei Paolo ha scritto:
Racconta Paolo Bonolis di Sonia Bruganell
«Mi ha colpito con la sua brillantezza e, malgrado la giovane età, ho trovato in lei una velocità mentale che mi ha colpito. È stato proprio su questa brillantezza, rimasta intatta nel tempo, che si è avvitato il sentimento che provo per lei».
Un caso in cui gli opposti si sono attratti, o almeno così sembrerebbe da quanto ha raccontato il presentatore anche nel libro:
«Siamo molto diversi. Mia moglie ama le metropoli, l’immenso flusso della globalizzazione, io, invece, preferisco i panorami differenti che regala la natura. Io sono un romantico e lei assolutamente no. O meglio, riversa il romanticismo sui figli e io lo raccatto di rimbalzo e me ne approprio. Eppure questa diversità è un arricchimento ■ per entrambi».
In coppia si cresce insieme. E insieme si superano i momenti più duri.
«Credo che l’amore tenda a cambiare col tempo»,
ha commentato il conduttore.
«All’inizio c’è la passione. Nei primi tempi c’è il desiderio quasi febbrile di stare insieme di continuo, poi diventa più una consuetudine. E, nel rapporto, entrano anche altre cose. Ma l’amore diventa reale quando incontra le difficoltà della vita. Se in quei frangenti la persona che hai amato e stai amando, pur cambiando ai tuoi occhi, rimane così profondamente importante per te come significato, allora sta nascendo l’amore. E, quando avviene,’è un piccolo miracolo».
Verrebbe spontaneo cogliere un riferimento a quella
«maternità straordinaria, ancora più delle altre»,
come ha dichiarato in passato la Bruganelli, rispetto alla primogenita sua e di Paolo, Silvia, nata con una cardiopatia.
«Il mio essere mamma è iniziato in salita, la sua disabilità prima è stata dolore, ma adesso è giòia»,
ha spiegato Sonia qualche anno fa.
«Luce allo stato puro, la soluzione a tutti i problemi»:
così Bonolis, nel libro, ha descritto sua figlia. E ha aggiunto, su Silvia:
«È sgusciata fuori dalle difficoltà che la vita le ha riservato fin dalla nascita, curandosi con il divertimento e con il sorriso».
Durante la presentazione milanese, il conduttore ha poi sottolineato:
«Siamo abituati a voler star bene. Ma si può star bene anche riuscendo insieme a superare quando si sta male».
E uno che crede nel potere della gentilézza, Paolo.
«E qualcosa che mi stupisce quando la incrocio perché viene sempre meno», ha rivelato al pubblico. «Non è solo far passare una signora prima di te. E avere la serenità di sorridere, chiunque tu incroci. Mi piace quando gli altri sono felici. Mi piace vedere due ragazzi che si baciano, la gente che sorride. Quando poi, grazie al lavoro che faccio, mi rendo conto che la gente sorride a causa mia, la felicità si raddoppia ulteriormente. Mi piacerebbe che stessero bene tutti, ma non è facile. Se però siamo gentili gli uni con gli altri, è più facile che accada».
«Il cinismo è come il colesterolo»
E pensare che spesso la critica televisiva lo ha accusato di cinismo nei confronti dei concorrenti dei suoi show. Ma ha ironizzato il conduttore:
Intervista tratta da Vero.
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