E adesso in questa calda estate ci occupiamo un po’ di Marco Pantani il pirata di Cesenatico Rimini e leggiamo direttamente dalla rivista Nuovo.
Non può sbagliare il cuore di una mamma e quello d Tonina Pantani ha sempre gridato la sua verità: il figlio Marco non si è suicidato ma è stato ucciso per dieci lunghi anni si è abbattuta senza arrendersi ora, finalmente ha ottenuto che il caso sia riaperto dalla magistratura Marco Pantani, vincitore del giro di Francia delmillenovecentonovantotto stroncato da un’overdose di cocaina: concluse la sua breve esistenza funestata dalla tossicodipendenza nel residence Le Rose di Rimini il 14 febbraio del duemilaquattro. Il pirata com’era chiamato per il look caratterizzato dalla banda Anna e orecchino, attraversava un periodo di crisi profonda. Col pensiero gli era sempre vicina la mamma, fiduciosa in un possibile recupero del figlio; ma il suo amore non poteva bastare per salvarlo
“quando chiedevo giustizia per Marco mi davano della pazza, ma io ho tenuto duro “
ha dichiarato Tonina Pantani
” Credo che sarà dimostrato tutto ciò cui sono sempre stata convinta mio figlio è stato ucciso perché sapeva troppo non sono sicura che i colpevoli siano gli spacciatori avrebbero avuto tutto l’interesse per il loro cliente continuasse a scoraggiar”
l’esposto della famiglia di Marco Pantani contiene una nuova perizia medica che rivela che Marco è stato picchiato prima di morire. Ha quindi preso corpo l’ipotesi che sia stato aggredito e poi costretto a ingerire una dose letale di cocaina sciolta in acqua. Sulla base di questi elementi, il procuratore di Rimini, Paolo Giovagnoli, ha formulato la tesi di omicidio volantrio contro ignoti,rinviando gli atti del pubblico ministero Elisa Milocco: la pm si era un’indagine complessa, anche perché il residence, scena del crimine, è stato demolito. D’altra parte i dubbi sulla fine del vista sono emersi sul la trasmissione Chi l’ha visto? Basandosi sul libro degli ultimi giorni Marco Pantani di Philippe Brunel giornalista amico del pirata aveva già rivelato le minacce di morte di cui Marco aveva confessato di essere stato vittima. E aveva evidenziato il disordine della stanza con cui era stato ritrovato il corpo. È infatti improbabile che un uomo prima di suicidarsi, mette a soqquadro la sua camera. Per non parlare della telefonata che Marco Pantani aveva fatto alla portineria per lamentarsi di alcune persone che lo avevano infastidito. Un’ipotesi possibili perché il residence aveva due entrate, una delle quali in, da cui avrebbe potuto raggiungere la stanza del pirata
Intervista al campione di ciclismo Marco Pantani tratta da Nuovo.