Finalmente». Uno scatto postato sull’account Instagram di Filippo Magnini – lui in costume, sdraiato su uno scoglio in mezzo al mare cristallino della Sardegna – ha dato ufficialmente il via alle attese vacanze per l’ex nuotatore, medaglia di bronzo olimpica e due volte campione del mondo dei 100 stile libero.
Al suo fianco c’è la sua fidanzata, Giorgia Palmas, originaria dell’isola. I due, insieme dalla primavera del 2018, stanno trascorrendo qualche settimana di relax e tranquillità tra sole, spiagge e divertimento. Nel frattempo, sul web, la coppia è protagonista di una campagna di comunicazione digitale per i cereali W.K. Kellogg,
«Ci piace scherzare anche lì come facciamo sempre ogni giorno»,
dice a Vero Filippo Magnini.
«Io faccio un po’ la parte del rompiscatole e lei di quella che vince sempre. Proprio come accade nella nostra vita insieme». Per la verità, non sono tanto le vacanze di Filippo a fare notizia, quanto un suo gesto eroico: mentre faceva il bagno a Cala Sinzias, ha raggiunto un bagnante colpito da malore e contribuito a salvargli la vita. Poi si è allontanato con discrezione ed è tornato a sdraiarsi al sole. Però il fatto è passato agli onori delle cronache.
Filippo, hanno parlato di questo eroico gesto anche i media internazionali, dalla BBC al New York Times. Come stai vivendola cosa, con tutto questo clamore?
«È come quando si fa della beneficenza: non serve rimarcarlo. Continuo a dire che ho solo fatto quello che sentivo di fare. Mi ha comunque stupito e mi ha fatto molto piacere che tanti lo abbiano apprezzato. Ma per me gli eroi sono altri: i medici, i ricercatori che trovano nuove cure. Coloro che salvano vite umane ogni giorno».
«Manuel e suo padre sono forti»
Sei stato coinvolto nelle riprese del film L’ultima gara, prodotto da Raoul Bova, con alcuni ex campioni di nuoto e Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore ferito da un colpo di pistola nel febbraio scorso e ora costretto a vivere su una sedia a rotelle. Come sta?
«Manuel è un grande atleta che sa come affrontare i momenti di difficoltà. Lui e suo padre Franco sono molto forti. Mi hanno insegnato più loro in pochi mesi rispetto a tante persone che conosco da trentanni. Sono un esempio quasi fin troppo bello per il “nostro” mondo (il film dovrebbe uscire per le Olimpiadi di Tokyo che si terranno nel 2020. ndr)».
Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta di Bova ?
«Conosco Raoul da un po’, è uno di famiglia, è un nuotatore a tutti gli effetti (Bova è stato anche campione di stile libero, ndr). Nel tempo ho scoperto anche che è una bellissima persona, un grande. E questo-progetto è bellissimo! E una sfida anche per noi che non siamo degli attori (nel cast ci sono altri ex campio-9jk ni come Massimiliano Rosolino ed Emiliano Brembilla, ndr). Ora siamo quattro • %- vecchietti con la panza (ride). Però siamo lì per imparare. E lo spirito con cui mi butto a sempre al cento per cento in tutto».
Che cosa tiene uniti te e Giorgia?
«Ridiamo molto e condividiamo tutto. A partire dalla prima colazione. Se uno dei due si sveglia prima dell’altro, ci aspettiamo».
«Quando si arrabbia…»
Come inizi la tua giornata?
«Sono un fan della colazione. Per me è sempre stato un momento di culto. Non la salto, sia che mi svegli presto al mattino sia che mi alzi tardi, magari la domenica. Da buon italiano preferisco fare una colazione dolce, con caffè, latte, pezzi di frutta e cereali. Tanti cereali! Non dico una scatola intera alla volta, ma quasi…».
Filippo Magnini Chi è più goloso tra te e Giorgia Palmas?
«Forse un po’ più lei. Non nascondiamoci, a entrambi piace mangiare,*# anche mangiare bene. Ma lei si toglie più facilmente “lo sfizietto”. Io sono più ligio al dovere, diciamo così. Poi, però, quando sforo, mi rifaccio ampiamente, recupero per almeno tre persone!».
Il 15 luglio ha compiuto 11 anni Sofia, la figlia che Giorgia ha avuto dal calciatore Davide Bombardini. Dalle dediche che le scriyi anche sui social si direbbe che voi due abbiate costruito un bel legame, complice e giocoso.
«Su Sofi sono sempre discreto, com’è giusto che sia. Ma è vero, abbiamo un ottimo rapporto. E se ogni tanto facciamo arrabbiare Giorgia… ci basta fare gli occhioni dolci e la mamma si scioglie!».
«C’è sempre un motivo per lottare»
Quando hai vissuto momenti difficili, nella carriera agonistica e nel privato’, cosa ti ha dato la forza di reagire?
«Ho sempre pensato che esiste una soluzione, un modo per vincere e per superare quello che può accadere. Per me c’è sempre un secondo scenario “bello’’, quello in cui spero io. Se li piegano, ma non ti spezzano, ti tiri su di nuovo. C’è sempre un motivo valido per continuare a lottare, a vivere, a provare a raggiungere l’obiettivo. Uno deve solo capire qual è la sua motivazione e andare avanti».
La tua motivazione oggi qual è?
«Giorgia. La serenità in generale. Ho sempre detto che è importante la qualità della vita. Giorgia mi ha dato una carica positiva in più. Voglio portare avanti la nostra vita insieme, questo è già un valido motivo per proseguire a testa alta, rimanendo in piedi, lottando per qualsiasi cosa. Non solo per me. ma anche per la felicità di chi è intorno a me».
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