Gianni Morandi è il medico che tutti vorremmo: gentile, simpatico, spiritoso, ironico. E tanto attento alle confidenze e ai racconti dei suoi pazienti… ops, dei suoi fan, che non perdono occasione di chiedergli selfie, autografi o condividere con lui qualche spaccato della propria vita.
«Oggi ho la faccia più vissuta»
Gianni è così, ascolta tutti, c’è sempre per tutti. Quando c’è, riempie gli spazi. Con la sua voglia di fare, la sua incapacità di stare fermo per cinque minuti, la sua energia contagiosa, il suo essere sempre un passo avanti. Anche se questa volta un piccolo passo indietro, per così dire, lo ha | fatto. Ma solo per recuperare qualcosa che aveva lasciato ; quasi 20 anni fa: era il 1998 j e l’eterno ragazzo di Monghidoro era con la figlia Marianna ; sul set de La forza dell amore, la sua ultima fatica nella lunga serialità televisiva. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata:
«In mezzo ho cantato tanto, ho fatto concerti, pubblicato dischi. E c’è stato pure Sanremo».
Poi qualcosa in lui è scattato. Bisognava tornare lì, e fare qualcosa di speciale:
«Oggi mi sembra anche di essere più credibile, anche se non sono un attore, e ho la faccia più vissuta», ha dichiarato durante la presentazione de L ’isola di Pietro, la fiction “per tutti” di Canale 5 in cui interpreta un pediatra, punto di riferimento professionale e soprattutto umano di tutta la comunità dell’isola sarda di Carloforte su cui la serie è stata girata. Ecco dunque spiegata la definizione iniziale “il medico che tutti vorremmo”. Un mestiere che in fondo, sottolinea il produttore Luca Bernabei, non si discosta molto da quello di cantante: «La musica, infatti, medica l’anima».
L’entusiasmo di Gianni è alle stelle, l’esperienza della fiction gli ha dato nuova carica:
«Negli, oltre tre mesi passati sul set, si è creato un bellissimo rapporto con tutto il cast, siamo diventati quasi una grande famiglia e da spet-; tatore devo dire che questa storia mi è piaciuta molto»,
ha commentato l’artista, a cui il personaggio di Pietro’Sereni è stato proprio cucito addosso.
Perché Pietro ha le stesse passioni di Morandi: la corsa («E pensare che volevo smettere, invece ho dovuto allenarmi; la scena ripresa con il drone ho dovuto farla 7 volte, ero un po’ stanco», ride), il giardinaggio e l’amore per gli animali. Nei panni di Pietro (che è anche il nome del suo ultimogenito) Gianni si è trovato alla grande, perché ha qualcosa di magico, di nostalgico:
«Quando ero bambino, a Monghidoro c’erano tre figure di riferimento: il parroco, il maresciallo e il dottor Gaggioli, il medico del paese che ho sempre visto come una persona comunicativa, capace di stare in mezzo alla gente. Che poi è quello che da sempre cerco di fare anch’io, con le mie canzoni, e che ho cercato di fare anche interpretando questo ruolo».
«Mi chiamavano: l’amico dì Rovazzi»
Un ruolo che gli ha dato la possibilità di continuare a stare con i giovani, a respirare la loro creatività Gianni Morandi.
Proprio come accaduto con Rovazzi e il loro brano Volare: «Ho passato tutta l’estate con ragazzini dai 6 ai 15 anni che mi chiamavano “l’amico di Rovazzi”. Questo mio bellissimo mestiere non smette mai di farmi imparare: è successo anche con tutti i ragazzi che hanno lavorato con me sul set e con i quali si è creato un rapporto davvero forte», racconta. Ogni cosa che fa, Gianni la fa con passione e con il sorriso, anche se c’è di mezzo qualcosa di non buono, come gli haters dei social su cui è attivissimo (è seguito da oltre due milioni e mezzo di followers di tutte le età, ndr). «Li smonto con l’ironia, perché se dovessi rispondere in modo scontroso fomenterei solo il loro voler essere protagonisti attraverso l’attacco».
Quindi, al diavolo gli haters, ma tutti pronti davanti alla Tv, per scoprire qual è il mistero che Morandi, nei panni di Pietro, aiuterà a risolvere. E in attesa della seconda serie, che i produttori hanno annunciato essere già in fase di scrittura («Sì, ma sbrigatevi, perché mi rimangono ancora pochi mesi di energia», replica loro l’eterno ragazzo), prepariamoci anche al nuovo lavoro in studio che uscirà prima di Natale e al tour in solitaria che partiràa febbraio 2018.
Articolo a Gianni Morandi da Vero
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