E adesso vi parliamo della vittoria attesa di Matteo Renzi alle primarie del partito democratico con quasi il 70% per la precisione il 67,8% dei suffragi contro gli avversari Gianni Cuperlo , esponente della vecchia nomenclatura del PD /PCI e l’emergente Pippo Civati che di nome fra Giuseppe, e leggiamo direttamente dalla rivista visto che è stato ancora più significativo l’alta affluenza al voto contro le previsioni di affluenza flop, siano andate ben oltre tre milioni di persone, più o meno lo stesso numero delle primarie dell’anno scorso, che erano estese però a tutta la coalizione del centro sinistra e non solo al partito democratico. Da cosa dipende il successo del sindaco di Firenze? Certamente dalla sua vivace personalità, dalle capacità di alternare un’oratoria vibrante a battute da talkshow. Di Matteo Renzi poi sono piaciute le idee riferibili a una sinistra moderna e innovatrice, meno legata ai sindacati e ai vecchi schemi e più aperta ai temi del merito e della efficienza. Ma probabilmente il fulcro della vittoria e il forte desiderio che hanno i cittadini di volere cambiare il paese e che il nuovo segretario del partito democratico incarna appieno. Infatti in molti lo hanno votato nella speranza che diventi il nuovo presidente del consiglio e quindi si tratta di un forte allarme che i cittadini italiani hanno mandato all’attuale leader Enrico Letta.
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