io avviso deve essere la priorità della nostra vita. Recenti studi, infatti, hanno evidenziato che quasi la metà della popolazione mondiale soffre di disturbi all’intestino, che purtroppo si riflettono nella vita di tutti i giorni causando stress, dolori, mancata concentrazione.. . Insomma, la stitichezza va combattuta perche’ è una vera e propria “malattia” e la tavola può venirci incontro in questo».
Chi parla è Vira Carbone, conduttrice di Buongiorno benessere su Raiuno, che, con la nutrizionista Annarosa Pretaroli, ha messo a punto una nuova dieta della stitichezza per Dipiù. Già qualche mese fa il nostro settimanale, sempre in collaborazione con Vira e con la dottoressa, aveva realizzato una dieta della stitichezza, che ha avuto un grande successo, anche perché, come abbiamo sentito dalle parole della conduttrice, è un problema piuttosto comune che attanaglia diverse persone. E allora, proprio per venire incontro alle esigenze dei lettori, abbiamo deciso di chiederne una nuova, con nuove ricette e nuovi alimenti. «L’autunno ci può venire incontro, se vogliamo combattere questo brutto fastidio», continua Vira Carbone. «Infatti in natura in questo periodo ci sono molti alimenti amici dell’intestino, che aiutano la nostra pancia a ritrovare il benessere e a tornare in piena attività, come per esempio la zucca».
Questa settimana, dunque, trovate la prima tabella, delle due previste, suddivisa per sette giorni di cui ciascuno prevede sei pasti.-
Ma veniamo subito al punto ascoltando Vira Carbone.
Annarosa Pretaroli che cosa è esattamente la stitichezza e, soprattutto, Annarosa Pretaroli perché a un certo punto più o meno tutti ne soffriamo ?
«Diventiamo stitici quando, in poche parole, il nostro intestino smette di fare il suo dovere. Poi, ovviamente, ci sono vari livelli di gravità: i medici, per esempio, considerano stiti-co chi non va in bagno ogni tre giorni. Tuttavia si considera sti-tico, e dunque inizia a sentire i classici sintomi della stitichezza, come crampi e dolori vari, anche chi, a un certo punto, dopo essere andato in bagno regolarmente tutti i giorni, comincia ad andarci a giorni alterni. In linea di massima l’ideale sarebbe che ci liberassimo almeno ogni due giorni, se non tutti i giorni, proprio per sentirci meno gonfi e anche più puliti al nostro interno. Andare in bagno, infatti, è fondamentale soprattutto per un motivo…».
Per quale motivo?
«Be’, ci liberiamo di tutte quelle tossine che sono lo “scarto” della nostra alimentazione e che ovviamente vanno eliminate. Pulire l’intestino significa proprio questo: rigenerarci al nostro interno. Quand ci si riappropria di una certa re golarità, del resto, lo si vede sv bito. Non solo la nostra pancia meno tesa, ma anche la pelle dì nostro viso diventa più luminc sa e poi, non da ultimo, ci sei tiamo più scattanti, proprio pe ché è come se ci fossimo disii tossicati. Insomma, come sostengono i medici, è molto in portante, al di là del tipo di stitichezza di cui uno soffre, mangiare i cibi giusti per risolvere buona parte dei problemi intestinali».
Annarosa Pretaroli da qui l’idea di proporre una nuova dieta contro la stitichezza, dopo il successo della precedente, uscita mesi fa…
«Sì, ne ho parlato a lungo con la nutrizionista Pretaroli e ho capito che era arrivato il momento di proporne una nuova. Va subito detto che questa dieta non è per niente aggressiva. Un tempo si pensava che ingerendo tante fibre l’intestino sarebbe guarito. In realtà non è così, l’intestino infatti va abituato alle fibre, educato a rimettersi in moto con alcuni alimenti, ma piano piano, senza fretta. L’intestino, se si può dire così, è un po’ come un “secondo cervello”, ha una sua memoria interna, una sua vita. Dunque lo dobbiamo allenare. E, tornando alle fibre, se, per esempio, non siamo abituati a mangiarle in grandi quantità, dobbiamo cominciare a introdurre i vegetali con calma, senza esagerare. In questo ci viene incontro la dieta di Dipiù che a questo punto possono seguire tutti».
Vediamola dunque nel dettaglio…
«La dieta di Dipiù va seguita per due settimane, proprio perché ha la funzione di rimettere in moto l’intestino, che in questo modo riprende la sua normale attività. La tabella è suddivisa in sei pasti giornalieri: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino di metà pomeriggio, cena e dopo cena. Anche se il primo vero passo fondamentale da fare è quello che precede la colazione».
È vero, è previsto un bicchiere di acqua naturale con aceto di mele e miele da bere a stomaco vuoto… Quali sono i suoi effetti?
«Innanzitutto va detto che in caso di stitichezza bere è fondamentale. E farlo a stomaco vuoto, di prima mattina, attiva proprio l’intestino che in questo modo riceve una grande quantità di liquido che agisce come una specie di doccia interna. Ma non finisce qui perché la nutrizionista ha aggiunto l’aceto di mele e il miele…».
Partiamo dall’aceto di mele…
«L’aceto di mele, che si trova in tutti i supermercati e che di solito si utilizza per condire l’insalata perché ha un gusto gradevolissimo e perché ha un alto potere digestivo, è un vero e proprio toccasana anche per l’intestino. Esso, infatti, ha il potere di pulire il nostro corpo dalle scorie cattive, ma non solo. E ricchissimo di vitamine e di sali minerali, dunque se assunto di prima mattina è come se introducessimo una bibita energizzante. Inoltre è privo di calorie e aiuta il metabolismo a combattere i grassi».
E il miele?
«Anche il miele è un alleato quando parliamo di stitichezza. Tra l’altro è anche emolliente e dunque evita che ci possano essere fastidi alla pancia».
Annarosa Pretaroli veniamo alla prima colazione. Come dobbiamo cominciare la giornata per continuare a stimolare l’intestino?
«La colazione è ricca e prevede, per esempio, fette biscottate integrali che contengono la giusta dose di fibre che non aggredisce l’intestino. Inoltre, come può vedere, tra le bevande è inserito l’orzo, sotto forma di caffè. È un cereale anch’esso, ricco di fibre e di sali minerali utilissimi in caso di problemi intestinali».
Anche gli spuntini sono importanti: ci sono quello di metà mattina e quello del pomeriggio…
«Sì, perché è importante non smettere mai di stimolare l’intestino durante tutto l’arco della giornata. Il lunedì a metà mattina, per esempio, c’è una mela biologica da mangiare con la buccia, che aiuta l’intestino a pulirsi e a mettersi in moto».
A pranzo e a cena, invece, come mi devo comportare?
«Innanzitutto dobbiamo cominciare con un bicchiere di acqua naturale, sempre seguendo la logica che l’acqua mette in moto l’intestino e lo pulisce. Come vedrete, poi, sia il pranzo sia la cena sono ricchi di verdure e di legumi. E poi tra le pro-tagoniste ci sono le zuppe come quella di zucca del lunedì a cena. La zucca è poco calorica, è ricca di vitamine come la vitamina E, che aiuta la rigenerazione cellulare. Inoltre ha un potere lassativo che fa proprio al caso nostro».
Annarosa Pretaroli Senta, con le dosi come ci dobbiamo comportare?
«Per quanto riguarda le verdure non c’è limite alcuno. Per la pasta, 80 grammi per le donne e 100 per gli uomini. I legumi consentiti, invece, per entrambi sono sui 200 grammi. La carne o il pesce, per le donne 150 grammi e per gli uomini 250 grammi. Per i condimenti è consentito un cucchiaio di olio extravergine di oliva a pranzo e uno a cena e poi l’aceto di mele per le insalate. Occhio al sale: non si deve mai esagerare».
tratto da di Piu’
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