Ha preso il via sul palco dell’Ariston, nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo, il ritorno della formazione originaria dei Ricchi e Poveri, a 50 anni dal successo del brano La prima cosa bella, uno dei loro più grandi successi discografici. L’esibizione sanremese, però, non ha rappresentato solo un episodio isolato, ma l’inizio di un progetto più ampio, ideato e realizzato dal manager Danilo Mancuso che ha lavorato un anno alla reunion del celebre quartetto italiano: Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu.
I Ricchi e Poveri, dopo aver partecipato per ben 12 volte alla kermesse, sono tornati come super ospiti proponendo ai telespettatori, oltre a un medley dei loro brani più celebri, anche il primo brano della loro carriera inciso nel 1968, L’ultimo amore, cover di Everlasting Love resa famosa dai Love Affair, rivisitato e riarrangiato da Matteo Cantaluppi con sonorità dance anni *90. L’ultimo amore, prodotto da DM Produzioni e distribuito da Artist First, è il singolo che anticipa l’uscita del doppio album prevista il 27 marzo, che racchiuderà in 21 tracce tutti i successi del gruppo dagli anni ’60 agli anni ’90, in una nuova versione, realizzata sotto la direzione musicale del maestro Lucio Fabbri.
Questa speciale rimpatriata, poi, si concluderà con un evento live che vedrà nuovamente lo storico gruppo calcare le scene per percorrere un viaggio indimenticabile lungo 50 anni di successi che hanno unito intere generazioni e animato il pubblico di tutto il mondo,
«Amadeus ci ha fatto un grande regalo»
Ricchi e Poveri , com’è stato ritrovarvi dopo tutti questi anni?
Angela:
«Abbiamo provato un’immensa gioia nel riabbracciarci. Dopotutto, era passato tantissimo tempo dal nostro ultimo incontro a quattro. Se guardo indietro nel tempo, ho dei bellissimi ricordi legati a ciascuno dei miei tre compagni. Marina, per esempio, la conosco sin dalla sua adolescenza, quando aveva dei bellissimi capelli biondi. Trascorrevamo il tempo libero ■ a fare la maglia, perché « a quei tempi non c’erano 1 tutti gli strumenti tecnologici che ci sono oggi».
Cosa vi ha spinto a tornare insieme?
Angelo:
«Semplicemente il desiderio di fare musica insieme. Ci stuzzicava l’idea di realizzare un nuovo disco e quando Danilo, il nostro manager, ce lo ha proposto, abbiamo accolto l’idea con grande entusiasmo. Il ritorno sul palco dell’Ariston, poi, per noi ha rappresentato una fantastica sorpresa: il più bello dei regali che Amadeus potesse farci e siamo fieri che, sin dall’annuncio della nostra reunion, sia il pubblico sia gli addetti ai lavori abbiano mostrato tutto questo entusiasmo».
Che ricordi avete del vostro debutto?
Franco:
«Eravamo quattro ragazzi con tantissima voglia di fare, con il desiderio e l’entusiasmo di sfondare e di far conoscere all’italia la nostra musica. Non potrò mai dimenticare le emozioni provate per i primi successi arrivati dopo tutta quella fatica e la gioia per tutte le soddisfazioni riscontrate nel corso della nostra carriera. Certo, con il passare del tempo, come tutti, abbiamo dovuto fare i conti con degli inciampi. Ma oggi siamo di nuovo tutti assieme, più uniti che mai.
con la nostra formazione delle origini, come è giusto che sia. Io credo che Angela, Angelo e Marina facciano parte della mia famiglia. La nostra è un’amicizia con la A maiuscola. E visto che per me l’amicizia è uno dei valori più importanti, è facile intuire quanto io tenga a ciascuno di loro».
«Sono stata felice per loro»
Nel 1981, i Ricchi e Poveri parteciparono a Sanremo in tre e i giornali raccontarono che Marina fu allontanata alla vigilia del Festival dal gruppo a causa di un suo presunto tradimento nei confronti di Angela, a cui aveva soffiato il fidanzato di allora…
Marina:
«Non è vero che fui allontanata dal gruppo, fui io a volermene andare, ma per motivi personali, non quelli di cui parlavano i giornali. Però, negli anni successivi, quando loro hanno continuato a esibirsi in tre, raccogliendo uno straordinario successo, sono stata felice per loro. Sarà perché ti amo ….
Articolo tratto da Vero
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