Parla Cristiano de Andrè cantautore genovese e figlio di Fabrizio de Andrè che parteciperà al prossimo festival di sanremo con un brano dal nome evocativo ossia Invisibili
Dice Cristiano di questa sua nuova fatica in una recente intervista che ha rilasciato alla Stampa
“Nella Genova dei miei vent’anni l’eroina era in ogni piazza. Era un’Italia clerico-fascista che non voleva cambiare, dalla quale noi volevamo solo scappare, anche magari nella droga. Questa canzone è per un mio amico che come tanti di noi non ce l’ha fatta. Eravamo gli invisibili”
Il cantante racconta che è stato proprio grazie alla musica se è riuscito a salvarsi da quei terribili anni e infatti dice
“Mi ha salvato una passione, la musica, mi sono iscritto al Conservatorio, me ne sono andato da Genova a 21 anni. Mi sono salvato non perché mi chiamo De André ma perché sentivo dentro di essere un artista. Dimostrarlo a mio padre, che non ci credeva, è stata la più grande soddisfazione della mia vita. Quando mi ha preso in tournée con lui è cambiato il nostro rapporto: siamo diventati colleghi, mi rispettava, avremmo scritto insieme qualcosa di bello”
Insomma la storia di una dura e triste realtà di cui comq il cantante Cristiano de Andrè non ha mai fatto mistero, ma che solo raramente come in questa occasione ha avuto il coraggio di mettere veramente a nudo.
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