E adesso questa bella intervista a Elisa d’Ospina la modella delle taglie comode che spiega perché essere madre non è sempre necessariamente un dovere. Leggiamo dunque da visto una modella in carne per il calendario Pirelli?
Finalmente curve e approfondita contraddistinguono la maggior parte delle donne e sono di certo più sensuali di stereotipi di bellezza che non hanno legami con la realtà. Perché la perfezione non esiste così Elisa d’Ospina commenta la storica scelta del calendario Pirelli di inserire nel duemilaquindici la foto di una ragazza con le curve vale a dire dalle linee morbide e dal seno abbondante. Elisa d’Ospina ha trentun anni e anche lei è una bella ragazza con le curve ed è al tempo stesso una delle top model più richieste a livello internazionale, una taglia quarantotto contessa per le sfilate tra Milano e Parigi e New York. Quando cammina in passerella con abiti pensati per le taglie comode cattura ogni sguardo con la sua falcata elegante e i lunghi capelli scuri. A un’altezza di 1 m e 84 cm e pesa 80 kg di peso ben distribuiti tra seno prosperoso fianchi mediterranei e cosce toniche. Elisa d’Ospina sta promuovendo una vera e propria rivoluzione delle curve con una campagna di sensibilizzazione contro la magrezza imposta dai canoni attuali in particolare nel mondo della moda. Edicola il suo messaggio attraverso la televisione, parteciperà nella prossima edizione ha detto fatto, la radio e Internet, ma anche con incontri frequenti nelle scuole e nei centri dove vengono curati disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia. E adesso Elisa d’Ospina ha deciso di raccontare la sua storia in una vita tutta curve, dove ripercorre il suo percorso di accettazione del proprio fisico e dispensa qualche utile suggerimento. Elisa d’Ospina come è nata questa idea del libro?
“L’ho scritto tre anni fa, ma allora non ero pronta per rendere pubblica la mia storia personale, è molto più facile sfilare in biancheria intima piuttosto di far conoscere i propri sentimenti e le nostre paure. Non passava giorno però senza chierici avessi lettere e messaggi di qualche ragazza per chiedermi consigli, o di mamme per ringraziamenti. In particolare durante gli incontri con le ragazze affette da disturbi portamento alimentare mi sono resa conto che il mio percorso poteva essere d’aiuto, una sorta di incoraggiamento alla femminilità, credere in noi stesse, al di là che pensiamo. Oggi siamo bombardati da messaggi assurdi e fuorvianti un mito della magrezza e nelle ragazze più giovani e più facilmente influenzabile, nasce la frustrazione di non essere all’altezza di quei canoni di bellezza, innescando un meccanismo di controllo ossessivo e maniacale del corpo. Ed è così che si rimane ingabbiati in un immaginario che alla fine diventa un incubo”
Elisa d’Ospina lei si è laureata in scienze delle comunicazioni i suoi studi le sono stati d’aiuto?
“Quando mi sono iscritta all’università ero già una persona serena. Gli anni più turbolenti li ho vissuti a partire dall’infanzia: ero sempre la più robusta, la più alta. L’età più difficile è stata quella delle scuole medie: mi nascondevo sotto vestiti da rapper per celare le mie forme. Verso diciassette anni però grazie anche agli apprezzamenti che ricevevo ho iniziato a prendere consapevolezza del mio aspetto fisico ma soprattutto a capire che siamo ben altro è ben oltre la taglia che indossiamo dipende solo da noi lavorare su noi stessi e su ciò che trasmettiamo”
Elisa d’Ospina come è approdata al mondo della moda
“il mio primo fatto è avvenuto quando avevo quindici anni, cercavo lavoro per dare una mano in famiglia. Ero già alta 1 m e settantacinque e chiesi a mio padre di accompagnarmi in una agenzia per indossatrici. Nonostante non superassi i sessantacinque chili mi dissero che se volevo lavorare come modella avrei dovuto perdere almeno trenta, altrimenti l’unica cosa che avrei potuto fare era pulire la. Quelle parole mi ferirono fu un’aggressività verbale ingiustificata. Ma non mi persi d’animo e iniziare a fare altri lavori tra i quali la hostess agli eventi. Ed è stato proprio durante una fiera di dieci anni fa che un agente mi si è avvicinata per chiedermi di diventare una modella per taglie comode: nel giro di poche settimane ho iniziato a sfilare
“
suo marito è geloso?
“Ci siamo conosciuti in vacanza al mare quando avevo diciotto anni poi durante gli anni dell’università siamo andati a vivere insieme e non ci siamo mai lasciati. Lui mi ha sempre fatto sentire bella, ma un consiglio che avrei da dare a tutte le donne e quello di non lamentarsi mai con gli uomini dei nostri difetti fisici, sta a noi, attraverso il linguaggio positivo, una risata gioiosa, un atteggiamento accogliente e rilassato, spostare l’attenzione dai chili di in più sui nostri punti di forza. Io credo che anche per le donne più belle, puntare sull’apparenza si riveli deludente: gli anni passano per tutti”
intervista attratta dalla rivista visto
La pagina ufficiale di Elisa d’Ospina
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