E’ ufficiale anche in America si stanno stancando della premiata ditta Harry e Meghan. Vero che il 6 dicembre a New York, la coppia sarà insignita del premio Ripple of Hope, riconoscimento che in memoria di Robert Kennedy viene attribuito ogni anno a personalità che si sono distinte per la loro attività umanitaria, filantropica e in difesa dei diritti. Ma appena è trapelata la notizia , la levata di scudi contro i due ex royal è stata quasi unanime.
Gli USA sono stanchi di Meghan Clarke e Harry principe di Inghilterra?
Del resto i nomi dei precedenti vincitori vanno da Barack Obama , all’arcivescovo sudafricano oppositore dell’Apartheid Desmond Tuttu. Il professore David Nasaw , celebrato biografo di Robert Kennedy, si è fatto portavoce dell’indignazione genenrale
“E’ un qualcosa che definirei tra l’immensamente ridicolo e lo spudoratamente grottesco. Assurdo!”
Ha dichiarato Nasaw
“A ricevere lo stesso premio in passato sono stati Bille Hilary Clinton, Nancy Pelosi , Desmond Tutu. Ma che ci fanno Hatty e Meghan tra questi? Cosa hanno fatto di concreto per meritarsele? E a quanto ammonta la percentuale della loro ricchezza distribuita a cause meritevoli?
si è chiesto sconcertato
Ha tentato di difenderli Kerry Kennedy figliò di Robert, i Sussex verrebbero secondo lei premiati “per i loro impegno nel cercare di cambiare la narrativa sulla salute mentale”
, ma gli stoici americani non si lasciano convivere. Non basta parlare di questi temi in interviste varie, peraltro ben prezzolati, per potere essere considerati paladini della causa. Intanto è imminente l’uscita della Biografia di Harry, Spare – Il minore, il 10 gennaio prossimo in tutte le librerie, un titolo che è già tutto un programma e che sicuramente disegna l’intento di racconarsi come reietto rispetto la fratello maggiore William. Il libro per paradosso potrebbe definitivamente affossare porprio l’immagine di Harry, che ancora una volta apparirebbe come dedito all’auto commiserazione e al racnore, quasi avesse scoperto solo adesso che in una fagmilia reale è il primogenito a diventare re, oneri e onori. Già durante i funerali della regina Elisabetta, Meghan Marckle, attrice consumata si asciugava un pò troppo teatralmente una lacrima che sembrava disegnata con l’illuminante per il viso. Lei e Harry erano in seconda fila, ormai un mondo a parte da quando era nata la loor decisione di abbandonare il Regno Unito e i compiti della “Dita” per andare a vivere in America. Sarebbe bastato questo gesto per amareggiare gli inglesi ma la coppia vera premuto sull’accelleratore e Mechian poco dopo rilasciava la famosa intervista alla star della televisione Oprah Winfrey, colpa di accuse e recriminazioni verso tutta la famiglia reale, adombrando accuse di razzismo nei suoi confronti
Il principe William rifiuta l’etichetta di famiglia razzista
“Non siamo una famiglia razzista”
rispose durissimo William ad alcuni giornalisti che lo interrogano in proposito ed è stata rottura.
Mentre l’erede al trono e la moglie Kayte, impeccabili si stringevano intorno alla nonna e la famigliola, George Charlotte e Louis compresi , diventava la roccia di Elisabetta, la certezza di solidità e continuità, Harry e Meghan giocavano a fare i paladini dei diritti umani senza chiare competenze specifiche, alternando volontà di distaccarsi dal passato e consapevolezza che proprio quel passato era la fonte principale dei loro redditi, vedi la decisione di chiamare la secondogenita con il soprannome della regina Elisabeth Lilibeth scelta che la stessa pare non avesse affatto gradito. Quel nomignolo le era caro perchè privato, personale e tale avrebbe voluto restasse così lo chiamavano solo i genitori e il martito Filippo. Intanto molti ricordavano le parole del padre di Meghan poco prima delle nozze con Harry
” Per lei gli uomini sono gradini verso la fama,. Tradiva l’ex marito Trevor Engleson di nascosto. E’ Squallida mi vergogno”
William e Kate all’epoca già s’immaginano dividersi con Harry e Meghan alcuni dei compiti di rappresentanza della Royal Family
Articolo Tratto dalla Rivista Vero.
Rispondi