E stata una delle protagoniste della 70esima edizione del Festival di Sanremo. La bella e frizzante ereditiera bolognese Elettra Lamborghini, dopo essersi fatta conoscere per la partecipazione a diversi reality in tutto il mondo e in veste di cantante con la hit Pem Pem, ha fatto il suo esordio sul palco del Teatro Ariston con Musica (e il resto scompare), brano che fonde ritmi latini e melodie pop candidato a diventare un tormentone. Subito dopo l’esperienza sanremese, Elettra, il 14 febbraio, ha lanciato Twerking Queen – El resto es nada, nuova edizione del primo album Twerking Queen.
Elettra Lamborghini cosa ti ha spinto a proporre un brano a Sanremo?
«L’idea mi è venuta l’estate scorsa mentre ero in tour. Sono consapevole che nel mio caso è soprattutto “il personaggio” a creare interesse, mentre all’Ariston quello che conta è la canzone e il mio obiettivo era portare qualcosa di nuovo a Sanremo. Per me è stata una bellissima opportunità per far capire che dietro al personaggio Elettra Lamborghini c*è una persona che si impegna con tutta se stessa: per prepararmi a Sanremo ho passato tre mesi in studio con un vocal coach e a studiare le coreografie».
«Attenti a cosa si scrive sui social»
Che peso ha il canto nella tua vita Elettra Lamborghini ?
«Cantare per me significa tutto, forse per questo motivo sul palco del Teatro Ariston ero molto emozionata. La canzone che ho presentato a Sanremo rispecchia questo momento della mia vita: tutto quello che mi interessa davvero è la musica equello che arriva dopo passa in secondo piano».
Cosa ti aspetti dalla tua carriera musicale?
«Non voglio fare pronostici. La mia carriera musicale è appena iniziata… posso solo dire che ci tengo davvero tanto e cercherò sempre di dare il meglio di me stessa».
Al Festival hai ritrovato Morgan, con cui hai condiviso l’esperienza come coach a The Voice…
«Mi ha fatto piacere ritrovarlo, anche perché The Voice è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere molto».
Da spettatrice, che rapporto hai con Sanremo? Hai una canzone dei cuore?
«I Festival a cui sono più legata sono quelli che seguivo da bambina insieme alla mia famiglia. Crescendo Fho perso un po’ di vista perché sono stata molto all’estero, anche se ascoltavo le canzoni, in gara. Ricordo con molto piacere Come saprei di Giorgia».
Sei un idolo dei giovanissimi: senti questa responsabilità?
«So di essere un esempio, ma sinceramente non sento il peso della responsabilità, anche se credo si debba stare sempre attenti a ciò che si scrive sui social. Penso di piacere perché, in fin dei conti, sono una ragazza come tante: non ho vizi particolari… insomma sono una brava ragazza (ride)».
Quale messaggio vorresti lanciare a chi ti segue?
«Quello che desidero di più è che la gente capisca che anche la musica si evolve e va avanti: non c’è più solo il blues, per esempio, ma anche l’urban. E i ragazzi, più di tutti, sono aperti a queste novità».
Il 14 febbraio è uscita l’edizione speciale dell’album Twerking Queen – El resto es nuda. Ce ne parli?
«Nell’album ci sono tante collaborazioni nuove e una chicca: una canzone che nel mio album d’esordio Twerking Queen era in spagnolo e che, in questa special edition, viene proposta in italiano. Anche se sono profondamente latina, mi piace davvero tanto».
«Dilettare con la Pausini: un sogno»
C’è una cantante con cui ti piacerebbe duettare?
«Laura Pausini! La amo e sarebbe un sogno duettare con lei».
Il tuo fidanzato Afrojack cosa pensa della tua musica?
«Mi appoggia, ma secondo me non vale: è come se chiedessi a mia mamma se sono bella! L’ho conosciuto proprio grazie alla musica, in uno studio di registrazione, ma non ho mai pensato alla possibilità di fare musica insieme perché ci siamo innamorati: mio padre mi ha sempre consigliato di non mischiare il lavoro con l’amore. L’idea non mi stuzzica più di tanto perché non vorrei che la gente pensasse che sto con lui per interesse. E poi se mi proponesse una base che non mi piace, mi toccherebbe dirgli: ‘”Stanotte non si fa!”».
Articolo tratto da Vero.
Rispondi