Quarantacinque anni di carriera e una grande conquista: cercare di piacere più a se stessa che agli altri. Irene Grandi, reduce dalla fortunata partecipazione in gara all’ultimo Festival di Sanremo, dove ha proposto l’intensa Finalmente io, scritta, tra gli altri, dal suo migliore amico Vasco Rossi, ci racconta il suo momento d’oro.
Finalmente io è il titolo del brano che ha segnato il
tuo ritorno in gara sul palco dell’Ariston…
«Un titolo che rappresenta al meglio la fase attuale del mio percorso umano e professionale. Mai come in questo momento sento la necessità di mostrare al pubblico chi sono. In più, il brano stesso riesce a rappresentarmi fino in fondo, di conseguenza sono davvero orgogliosa di tutto il lavoro che è stato fatto da Vasco Rossi, Gaetano Curreri e dagli altri professionisti che hanno contribuito a realizzarlo. Ogni volta che lo canto provo un’emozione immensa».
«Uniti si va sempre più lontano»
Oggi che tipo di donna è Irene Grandi?
«Una donna che non cerca più di piacere a tutti i costi agli altri, ma che cerca di farsi apprezzare soprattutto da se stessa. Credo sia stata questa, a livello personale, una delle mie più grandi conquiste. Per il resto continuo a essere una persona cui piace collaborare con il prossimo, raggiungendo i vari traguardi passo dopo passo. Ho sempre creduto nel valore della condivisione, cosi come nella forza del gioco di squadra. fermamente convinta del fatto che uniti si vada più lontano».
Sei sempre stata una ferma sostenitrice della collaborazione tra donne…
«Noi donne, quando ci uniamo, siamo fortissime. Non a caso, ultimamente, è stata pubblicata una nuova versione del mio ultimo album intitolato Grandissimo e all’interno è possibile trovare i miei duetti con colleghe e amiche che stimo tantissimo: da Loredana Bertè a Fiorella Mannoia sino a Carmen Consoli e Levante. Non avrei potuto festeggiare meglio i miei venticinque anni di carriera!».
Intervista tratta da Vero.
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