In queste nostre foto d’antan, appare di bianco vestito, aria da tenero sbarbatello. Capelli al vento, anziché taglio corto tattico.
«Una voce come il piombo»
Anche il pizzetto in stile Aramis de / tre moschettieri è solo, forse, un progetto per il futuro, come la bella moglie Giovanna Civitillo, che all’epoca non faceva “la scossa” come ballerina, ma calcava i banchi delle elementari o al massimo era in prima media. Amedeo Umberto Rita Sebastiani, prontamente ribattezzato Amadeus da Claudio Cecchetto. ovvero quello che li ha scoperti tutti ( Fiorello. Jovanotti e tanti altri), era diverso da oggi, ma nello stesso tempo uguale. Il conduttore del prossimo Festival di Sanremo fa parte di quella categoria di umani che restano fedeli a se stessi, vedi Carlo Conti, e non cambiano look come si cambiano i calzini. Retaggio forse di un’educazione d’altri tempi: nato a Ravenna, da padre di origini siciliane che faceva l’istruttore di equitazione, famiglia molto religiosa (se vi siete chiesti da dove venga quel “Rita” dopo il 1 secondo nome, ve lo diciamo noi: è figlio della devozione familiare per Santa Rita da Cascia), Amadeus è stato descritto così dal talent scout Cecchetto:
Claudio Cecchetto ricorda Amadeus
«In lui ho visto una persona sincera, una persona umile, che è la dote dei grandi».
Ha rievocato così il loro primo incontro:
«Ricordo che l’ho conosciuto prima di una serata del Festivalbar, lui mi ha avvicinato chiedendomi di potermi parlare. Io gli ho risposto che se mi aspettava, ci saremmo potuti incontrare dopo. É stato in un angolo dell’hotel dove alloggiavo per più di quattro ore e, quando l’ho rivisto, aveva lo stesso sorriso del nostro primo incontro, nonostante la lunghissima attesa. Una persona così è rara da trovare. Poi. parlandoci, mi ha colpito tantissimo la sua voce, tanto è vero che quando lo presentavo in radio, dicevo: “Amadeus, la voce di piombo”, una voce bella e solida».
Amadeus e l’esperienza a Radio Deejay
Cecchetto decise di chiamarlo Amadeus come una delle hit del cantante viennese Falco, che spopolava in quel momento ed era la sigla del primo programma radiofonico che Sebastiani conduceva su Radio Deejay. Quella radio, di enorme successo, sembra unire in modo fraterno chi ci ha lavorato, come nel caso del tweet postato da Fiorello, non appena ufficializzata la nomina a conduttore 4i Sanremo 2020 di Amadeus:
«Che dire?? Felicissimo per Amadeus, un po’ meno per me. Ansia doppia, non ce la posso fare, aiuto! Solo per Ama».
Infatti, solo per fare un favore ad Ama, come lo chiamano gli amici, Fiorello
Tra lui e Fiorello c’è una grande amicizia
Anche Fiore, proprio come Ama, viene dalla provincia del regno, se per regno intendiamo quello della Tv, e dunque, naturalmente, Roma e Milano. La voglia di sfondare in provincia è più croccante, più genuina, più tenace. L’Amadeus che vediamo in questi scatti sfoggia un improbabile completo gessato chiaro e sorride fiducioso al Pavvenire. È lo stesso che ha raccontato:
«All’esame di maturità mi sono seduto davanti alla commissione e ho detto: vi prometto che non farò mai il geometra in vita mia, io voglio fare il presentatore. Mi serve il diploma perché l’ho promesso ai miei genitori. Già a 14 anni sapevo che avrei fatto il presentatore, sono cresciuto con Canzonissima di Corrado e Raffaella Carrà. vedevo Rischiatutto di Mike Bongiomo, Portobello di Tortora, seguivo Pippo Baudo. Non avevo amicizie che mi potessero aiutare, raccomandazioni, parenti introdotti nel mondo dello spettacolo, politici che mi appoggiassero. Ho iniziato dalle piccole radio, poi le Tv locali. Intanto portavo i miei provini in Rai e a Canale 5».
Da questa determinazione sono nate conduzioni di successo come L’Eredità, Domenica In. Music Farm, Festa di classe, Quiz Show. Tutti targati mamma Rai, come si confà a un ragazzo che sognava grazie ai nomi clou della Tv pubblica. C’è stato però un periodo di crisi, in questa lunga storia d’amore. Accadde quando Amadeus si sentì trascurato e passò tra le braccia di Mediaset: «Al settimo piano di viale Mazzini, il piano dei dirigenti, la famiglia Amadeus è poco amata», si sfogava nel 2006.
«A me nessuno propone nulla, Giovanna (Civitillo, ndr) è quattro anni che fa la scossa: se continua ci rimane fulminata»,
ironizzava amaro,
«Sanremo lo hanno fatto tutti, a me non ha mai pensato nessuno. Miss Italia non ne parliamo, lo sono quattro anni che sgobbo, sono sempre andato bene come ascolti. Fatemi una carezzina sulla testa. Invece nulla di nulla».
Parole che oggi fanno quasi sorridere, se si pensa al sodalizio di ferro tra Amadeus e la Rai e al fatto che il tanto desiderato Sanremo, guarda caso, oggi è suo. Come la moglie Giovanna, nozze bis lo scorso luglio in chiesa, dopo il matrimonio civile di dieci anni fa (Amadeus non aveva ancora ottenuto dalla Sacra Rota l’annullamento del matrimonio precedente da cui è nata la figlia Alice, ventiduenne neolaureata in Fashion business).
La passione per Mourinho
Da Giovanna, conosciuta durante L’Eredità, Amadeus ha avuto José, dieci anni: «L’ho chiamato cosi perché siamo tifosissimi dell’Inter. Quando Giovanna era incinta, eravamo in aereo per una piccola vacanza a Lisbona e José Mourinho era in volo con noi», ha rivelato il conduttore ospite da Mara Venier,
«quando l’ho visto davanti, ero emozionato come se avessi visto Monica Bellucci. Sono tornato al mio posto, e le ho detto: “Se è un maschio lo chiamiamo José”. Lei mi ha risposto: “Scordatelo”, ma io ho chiamato così la pancia per nove mesi». Il piccino adesso ha le idee chiare sui ruoli in famiglia: «Basta ballare! Ora devi fare la mamma»,
ha detto José alla signora Sebastiani. Ma attenzione, maschi di casa!
Quasi a voler abbracciare metaforicamente le donne rimaste con gli occhi sgranati di fronte all’uscita poco “femminista” di Amadeus in conferenza stampa (Francesca Sofia Novello lodata per la capacità di “stare al fianco di un grande uomo restando un passo indietro”), la Civitillo tornerà invece a lavorare. come inviata speciale da Sanremo a La vita in diretta su Raiuno.
Articolo tratto da Vero
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