Alla presentazione milanese del suo nuovo romanzo a tinte gialle, Le bugie uccidono (pubblicato da La Nave di Teseo), Vanessa Incontrada, che ha appena compiuto 41 anni, è arrivata con la madre Alicia Soler Noguera (con cui ha scritto il libro), la sorella Alice e l’immancabile cagnolina, il barboncino Gina, che definisce «la mia compagna di viaggio». Spumeggiante, solare e genuina, la Incontrada piace non solo ai suoi affezionati fan della “VaneFamily”, come ha ribattezzato la community che la segue online, ma anche ai tanti spettatori che hanno seguito la sua carriera in televisione e al cinema.
A quattro anni di distanza dal vostro libro d’esordio, Insegnami a volare, tu e tua madre siete tornate a lavorare insieme per una nuova
opera: la storia di due amiche, Victoria, fotografa di successo, e Bibiana, modella spagnola, e della misteriosa morte di una delle due.
«Da quando abbiamo cominciato a quando abbiamo finito sono passati due anni e mezzo, circa trenta mesi di telefonate, videochiamate, messaggi, email, riscritture e tanto altro».
«Questo giallo ci rappresenta»
E una sorta di autobiografia?
«Le bugie uccidono non è un!autobiografia, pèrò questo libro un po’ ci rappresenta»
In che senso?
«Noi veniamo da una famiglia matriarcale, dove la donna ha sempre deciso, è sempre stata forte. Sono molto legata agli uomini, li amo. Voglio bene a mio papà. Ma sono stata cresciuta da mia nonna e dalle sue sorelle, oltre che da mia madre».
Che cosa ha significato per te e tua mamma creare insieme un romanzo?
«È stato un traguardo. Ci ha unito in tante cose. Ci ha permesso di conoscerci meglio».
«Noi donne siamo molto più mentali»
Andate d’accordo o discutete spesso?
«Tra noi c’è un amore grandissimo. Non posso che ringraziarla per quello che ha fatto per me, per quello che è. Non so cosa voglia dire avere un rapporto con una figlia. Spero, un giorno, di avere un altro bambino, di avere una femmina. Io ora ho un maschio (Isal, 11 anni, avuto con l’imprenditore di Follonica Rossano Laurini, al quale è legata dal 2007, ndr): un domani, con una bambina, mi relazionerò in una maniera diversa. Il rapporto madre e figlia è sicuramente più complesso. Noi donne siamo più mentali. Per vari aspetti io e mia mamma viviamo le cose in maniera diversa, ma ci confrontiamo molto. La cosa bella è che noi parliamo tanto. Non c’è nulla che rimanga in sospeso».
Non sei una che porta rancore?
«Ho fatto un percorso e sono arrivata alla consapevolezza che, nella vita, bisogna saper perdonare. Mia mamma ha fatto degli errori, come li farò io con mio figlio. Però è arrivato un punto, nella mia vita, in cui ho voluto perdonare questa cosa. Dentro di me è cambiato qualcosa. Ma ci litigo ancora dalla mattina alla sera (ride)».
Ti piacerebbe Vanessa Incontrada fare una trasposizione in Tv del romanzo?
«Non è un film da fiction, questo. E una storia che ha un inizio e una fine, che la gente deve vedere in un preciso momento. Dunque andrebbe bene per il cinema. La mia idea sarebbe quella di produrlo e di occuparmi io stessa della regia. Però non vorrei fare parte del cast di attori».
Come sta cre-scen-do tuo figlio Isal?
«E un ometto ormai. Comincia a dirmi le sue opinioni. L’altro giorno gli ho chiesto cosa vorrebbe fare da grande e lui mi ha risposto che vorrebbe andare al conservatorio. Ha 11 anni, è ancora piccolo, ma il suo primo istinto è stato quello. Chissà se lo seguirà. Per il momento, è un gran testone…».
Anche tu sei testarda Vanessa Incontrada?
«Sì, ma sono pure una persona cui piace ascoltare. So chiedere scusa. Però sono una che ha le idee ben chiare».
«Ho detto bugie però a fin di bene»
Che rapporto hai con Je bugie?
«Chi non le ha mai dette? Se l’ho fatto, è stato sempre a fin di bene. Non ho mai detto bugie che mi abbiano potuto causare problemi di alcun tipo».
Ti capita di mentire a te stessa?
«Certo! Da un anno e mezzo, per esempio, mi sono’posta l’obiettivo di fare triathlon. Ancora non ci sono riuscita, ma mi racconto che ce la farò. Mj alleno tanto, sono una grande sportiva. E che non trovo mai il momento per farlo. Tuttavia non so se sia una bugia che mi ripeto per paura di non riuscirci o se effettivamente non ho tempo».
Dal 29 novembre, per tre puntate, condurrai con Gigi D’Alessio lo show Venti anni che siamo italiani, su Raiu-no. Vivi nel nostro Paese da tanto tempo.
«Incontrada è un cognome napoletano. In Spagna ho fatto le scuole italiane. Ho trascorso la mia infanzia tra Barcellona e Follonica. A 17 anni mi sono trasferita a Milano per fare la modella. C’è molta più Italia dentro di me che Spagna! Quando sono arrivata si sentiva un po’ di più il mio accento spagnolo. Zelig mi ha permesso di giocare sul mio accento, questo mi faceva divertire. Claudio Bisio, poi, ci andava a nozze. L’Italia fa da sempre parte della mia vita e di quella della mia famiglia»’. 0
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