Il salotto della sua Domenica in è diventato quello di tutti gli italiani. Ci si rilassa, si ride, si riflette e ci si emoziona nel pomeriggio del dì di festa con lei e i suoi ospiti. Mara Venier è tornata al timone dello storico programma di Raiuno. Anche quest’anno la forza della trasmissione risiede indiscutibilmente nella sua straordinaria capacità di instaurare un rapporto schietto, diretto e senza filtri con chi è a casa. Solare, spumeggiante e verace, Mara, che abbiamo incontrato in occasione della presentazione del suo programma, si racconta a Vero con la sua inconfondibile schiettezza e sensibilità.
«Non ho mai voluto fare la star»
Mara Venier, come descriveresti la tua nuova Domenica in?
«Alcuni programmi hanno cambiato un bel niente. O per meglio dire ho apportato con il mio gruppo di lavoro solo delle piccole modifiche. Sarebbe stato sciocco rivoluzionare l’impianto della trasmissione, considerato il gradimento che il pubblico ci ha dimostrato la scorsa stagione. Non ho mai giocato a fare la star. Con il mio pubblico sono sempre stata sincera, cristallina: per loro sono una di famiglia, la vicina di casa, un’amica».
Un ruolo chiave nella tua Domenica in di oggi, così come in quella di ieri, lo giocano le tue interviste. Colloqui all’insegna della simpatia, del divertimento, ma anche della tua straordinaria’ capacità di entrare in empatia con chi ti siede di fronte.
«Sono interviste la cui formula consente tre fondamentali azioni: si ride, ci si commuove, si riflette. Ho la fortuna di aver seminato bene e ho un “patrimonio” di amici di cui vado fiera. Molti di questi sono venuti da me in trasmissione per riconoscenza, per affetto, per amicizia. Aldo Grasso ha scritto che nell’intervista che ho fatto lo scorso anno ad Antonella Clerici mancavano solo il tè e i pasticcini e poi sembravamo due amiche che chiacchieravano nel salotto di casa. Lui pensava di farmi una critica, in realtà ha sottolineato quello che, secondo me, è un punto di forza. Io, durante le interviste, mi dimentico davvero della presenza delle telecamere».
«Nicola mi dice: “Goditi la vita!”»
Lo scorso anno ci avevi raccontato che tuo marito Nicola Carrara non era molto favorevole al fatto che ti assumessi un impegno televisivo così faticoso. Stavolta, invece, che cosa ti ha detto?
«È ancora contrario {ride). Mi dice sempre: “Goditi la vita”! Sa che sono una stacanovista che lavora senza sosta da mattina a sera. Io in questa Domenica in ci metto la faccia e ne sono anche il • capoprogetto. Ovviamente Nicola non può essere felice del tempo che sottraggo a lui. Ma l’amore è capace di andare oltre, per questo motivo mi capisce e mi sostiene».
A proposito di amore, quest’estate si è sposato tuo figlio Paolo…
«È stato uno dei giorni più belli e più emozionanti della mia vita».
Rimanendo sempre in tema di sentimenti, durante la prima puntata di questa stagione hai ospitato Giulia De Lellis, autrice di un libro dal titolo assai curioso: Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza…
«Anch’io le ho portate. Qualche ex compagno un po’ birichino, insomma, l’ho avuto…».
Durante la scorsa stagione si è discusso molto a proposito di alcune presunte frizioni tra te e Barbara d’Urso, che sembravano aver raffreddato i vostri rapporti. Che cosa c’è di vero?
«Io e Barbara d’Urso siamo amiche, ci tengo a dirlo. La sana competizione di cui siamo state protagoniste ha fatto gioco a tutti. Ho grande stima per lei. Il nostro è un rapporto sereno di due donne che lavorano tanto e che si conoscono da ben vent’anni».
«Tra me e Barbara c’è affetto »
La sfida tra Domenica in e Domenica Live è stata una delle più avvincenti della scorsa stagione. Poi Mediaset ha ridotto la durata del suo programma domenicale per consentire alla d’Urso di preparare i suoi impegni televisivi di prima serata. Una decisione che ha sorpreso molti. Anche te? Come hai ridisegnato la tua trasmissione nel momento in cui è venuto meno quell’importante competitor?
«La competizione e tutto quello che si è creato attorno un po’ mi disturbava, proprio per l’affetto che c’è tra me e Barbara. Anche se lei è una donna “bionica”, credo sia stata una scelta sensata quella di ridimensionare il suo impegno della domenica pomeriggio. Forse sì, cambiato quello scenario, un po’ mi sono rilassata… Vi confesso, tra l’altro, che ho incontrato Barbara in treno di recente».
Come vi siete salutate?
«Ci siamo abbracciate come abbiamo sempre fatto da vent’anni a questa parte. Testimonianza tangibile del fatto che quella nostra competizione non ha lasciato il segno. La verità è che siamo due donne adulte, due grandi lavoratrici che si sono fatte da sole. Ecco perché deve esserci collaborazione e complicità, non competizione. Eravamo amiche e siamo rimaste tali. Chi ha visto il nostro abbraccio lo ha compreso».
Articolo tratto da Vero
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