brano, «Nostalgia, nostalgia canaglia…». Per esempio quella di | rivedere Al Bano e Romina Power di nuovo insieme, come negli anni d’oro, sul palco che ha consacrato i più grandi della canzone italiana, ovvero il Teatro Ariston di Sanremo. Qui, dal 4 all’8 febbraio 2020 il protagonista assoluto sarà Amadeus, che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere le ultime due edizioni da maxi-ascolto firmate da Claudio Baglioni.
Albano Carrisi e Romina Power a Sanremo ma l’ultima parola spetta ad Amadeus
Amadeus sarà anche direttore artistico del Festival, quindi a lui toccherà l’ultima parola sui concorrenti in gara e i relativi abbinamenti, anche per quello che riguarda le serate dei duetti con gli eventuali ospiti, se non cambierà troppo la consolidata liturgia.
L’ultima apparizione di mister Carrisi nel tempio della musica leggera italiana risale al 2017, con il brano Di rose e di spine. Una canzone lieve e intimista che non ha però consentito all’uomo di Cellino San Marco di avvicinarsi al podio. Il fatto di non essersi nemmeno qualificato alla serata finale della rassegna l’ha parecchio indispettito e amareggiato. Anche perché Al Bano era molto legato a quel pezzo, che poi dal vivo
ha riproposto più volte, sottolineando con orgoglio “standing ovation” portate a casa. Di recente ha detto:!
«Ho inciso 500 canzoni . I una carriera. Su questo fronte, al momento, ho deciso di prendermi una pausa»
Albano Carrisi pareva quasi l’anticamera di un addio non soltanto
Il “demone” della creatività
Ma il “demone” della creatività non si può controllare, la voglia dell’interprete di Nel sole di cantare nuove canzoni
deve trovare comunque uno sbocco. Senza contare che Al Bano è un combattente, e il conto con il Festival, dopo quella brutta esperienza, resta in sospeso. Cosi deve essergli balenato in testa il progetto di provare ad affrontare ancora una volta il palco più prestigioso della musica
italiana. Però non da solo: accanto a sé vorrebbe Romina, con la quale ha condiviso gran parte della propria avventura non soltanto professionale, ma anche personale, dal matrimonio alla separazione.
Romina Power e Albano Carrisi a Sanremo Perchè
Messo alle strette, Al Bano ha di recente ammesso: «Sono malato di Sanremo, una sorta di veterano: cinque li ho fatti con Romina, dieci da solo. In tutto, quindici edizioni. Non stupisca quindi il fatto che il mio nome sia tornato in ballo anche per la prossima edizione. Ci stiamo confrontando, ma lei ha qualche perplessità: non ama molto la gara, la competizione, il confronto con altri concorrenti; un brivido che per me è vita. Comunque sì, ci stiamo lavorando».
In ballo ci sono due canzoni
Pare che ci siano in ballo addirittura due pezzi. Uno scritto dal napoletano Depsa (all’anagrafe Salvatore De Pasquale), che ha firmato, tra le altre canzoni, anche la storica Champagne di Peppino Di Capri. L’altra sfornata da Cristiano Malgioglio, che fra un reality show e un altro non si nega il piacere di continuare a produrre musica: d’altronde, lui è un autore capace
di suggestionare il pubblico con raffinatezza, come ha sperimentato la stessa Mina. Non pervenuto, al momento, Cristiano Minellono, forse il principale artefice dei successi della coppia.
A questo punto c’è una domanda alla quale per ora non è possibile dare una risposta certa: Amadeus accetterà in gara uno dei due brani che Al Bano e Romina starebbero coccolando dietro le quinte, oppure i nostri stanno facendo i conti senza l’oste? Il lavoro nelle retrovie è ancora lungo, ma c’è qualche riflessione che vale la pena fare. Il nuovo conduttore/direttore artistico del Festival ha un approccio senza dubbio molto più nazional popolare di quello del divo Claudio. Inoltre è improbabile che Carrisi si sbilanci già da ora su una sua partecipazione a Sanremo, in assenza di qualche segnale dalla controparte. Di sicuro, rimettere assieme all’Ariston Al Bano e Romina sarebbe sicuramente un buon colpo sul fronte Au-ditel. Come d’altronde era successo quattro anni fa (ma senza canzoni in gara) con
Carlo Conti, che aveva por-tato a Sanremo la coppia poco dopo la grandiosa reunion russa, celebrata con quattro concerti da tutto esaurito al Crocus City Hall di Mosca.
Nella speranza cheil progetto vada in porto (e le premesse ci sono), ripercorriamo i Sanremo ai quali i due hanno partecipato come concorrenti. Il primo è del 1982 con la canzone-simbolo, Felicità: un inno alla vita e all’amore che è diventato leggenda. Nel 1984 tocca a Ci sarà, un brano di speranza e romanticismo. La terza partecipazione avviene nel 1987 con Nostalgia canaglia. Poi c’è Cara terra mia, nell’89: canzone molto apprezzata .
Articolo tratto da Vero
Rispondi