Enrica Bonaccorti è una vera certezza per la Tv: intelligente, pacata, colta, mai sopra le righe. Dopo qualche anno trascorso nei salotti televisivi come opinionista («ma lì parli solo quando ti lasciano parlare, e quando ti interrompono devi zittirti», sottolinea), dal 9 settembre è protagonista del pomeriggio di Tv8 con Ho qualcosa da dirti, prodotto da Ballandi Arts, in onda in prima Tv assoluta dal lunedì al venerdì alle 17.30. Sorprese, ringraziamenti, rimorsi, piccoli segreti, rivelazioni sono gli ingredienti dei pomeriggi in compagnia di Enrica.
«Spazio alle emozioni, quelle autentiche»
Enrica Bonaccorti sei tornata in televisione nel ruolo di conduttrice di un programma dedicato ai sentimenti.
«È tutta un’emozione. Sono emozionata per essere di nuovo al timone di una trasmissione quotidiana e anche le storie dei vari protagonisti mi trasmettono grandi emozioni. Non mi aspettavo di essere così coinvolta!».
Ci parli di questo format?
«È la prima volta che si osa fare un programma quotidiano di questo genere con due storie al giorno. È una sfida perché c’è un gran lavoro da fare per scegliere, verificare, organizzare… Inoltre non sono in un classico comodo studio televisivo, ma in un ambiente naturale, scomodo ma vero, come è vero tutto quello che c’è nel programma, storie e persone. Nessun interprete, nessuna invenzione d’autore. Credo che sin dal 1991, quando ero a Non è la Rai, la mia reazione alla truffa del Cruciverbo-ne abbia fatto capire come la penso a questo proposito».
Qual è il tuo approccio?
«Lasciarmi sorprendere dalle storie. Ne ho già sentite molte che mi hanno arricchito tantissimo e che non avrei mai immaginato, ma è proprio come si dice: la realtà supera la fantasia! A questo reagisco con l’immediatezza e la spontaneità che non so trattenere, mi appassiono e mi schiero.’Mi hanno detto che dico le stesse cose che direbbero i telespettatori a casa, e per me è stato un grandissimo complimento».
Questo è un tipo di programma per te Enrica Bonaccorti
«Si. In questa stagione della mia vita in cui “compio” cinquant’anni di carriera e cifra tonda con l’età (compirà 70 anni il 18 novembre, ndr), avere il dono di questa offerta bella, importante, piena di fiducia e di affetto è stato un grandissimo regalo. Ma non finisce qui…».
Racconta…
«A ottobre uscirà il mio terzo romanzo, Il condominio (Baldini+Castoldi). È un libro surreale, che fa ridere. Mentre i primi due erano “di sostanza”, questo ha il dono della leggerezza, così necessaria di questi tempi. È un po’ come l’elio, quel gas che fa ridere e modifica la voce. Spero di regalare tanti sorrisi a chi lo leggerà».
Scrittrice, attrice, autrice, regista, conduttrice radiofonica e televisiva. Ti saresti mai aspettata tutto questo?
«Mai! Mai pensato al successo. Difficile credermi, vero? Vi racconto una cosa che forse spiega tutto: a 23 anni ho fatto uno sceneggiato – ora si chiamano fiction – in cui ero la sorella di Giulietta Masina. Mi fecero un’intervista e mi chiesero: “Ma lei dove vuole arrivare?”. Risposi: “Ma io sono già arrivata!”. In seguito ho dovuto spiegare che per me essere arrivata voleva dire fare il lavoro che volevo fare e mantenermi da sola. Tutto qui. A me il successo… è successo! Certo, sono riuscita a farmi trovare pronta e preparata quando il caso mi ha offerto delle opportunità, ma senza quelle occasioni…».
«Non mi sono mai arresa né lamentata»
Qual è la più grande responsabilità del tuo mestiere?
«È proprio la responsabilità, fondamentale quando si comunica con milioni di persone. Noi non entriamo solo nelle case, ma anche inconsciamente nella testa di chi ci segue. Non possiamo essere superficiali. La responsabilità viene prima del talento, della bellezza, di tutto».
Tv8 ti sta offrendo un nuovo inizio.
«Se si può dire che la vita inizia di nuovo a 70 anni… in realtà a 69, perché 70 non li ho ancora compiuti! Cerco di far finta di niente… perché se quando sei vecchio ti accorgi di essere vecchio, ti rovini la vecchiaia».
Per i tuoi settantanni che regalo ti farai?
«Il programma e il libro sono già due grandissimi regali. Ma il dono più importante lo vorrei per mia figlia: tanta felicità».
Sei sempre stata una donna forte, determinata e coraggiosa.
«Da quando ho 19 anni mi mantengo da sola, non ho mai avuto un uomo importante o ricco accanto. La mia forza è sempre stata mia madre, al vertice di un triangolo d’amore, lei, io e la mia bambina. Verdiana, che ho avuto a 24 anni. Il mio papà l’avevo perso a 19, tre mesi dopo aver iniziato a lavorare in teatro. Non è stato facile, ma non mi sono mai arresa né lamentata. Solo adesso mi rendo conto di quello che ho fatto».
Sei orgogliosa di te?
«Sì e finalmente mi piaccio un po’. Donne, apprezzatevi subito, non fate come me: mi sono sempre sentita inadeguata in tutto. Vedevo tutte più belle, più giuste… Se guardo le mie vecchie foto mi do della cretina».
Eri considerata un’icona sexy?
«Sì, anche se per me era ed è ancora difficile crederlo. Mi dicono: “Ma se hai fatto la copertina di Playboy]”. Come altre, vorrei ricordare. Ma erano solo foto un po’ osé, negli anni 70 il seno nudo si vedeva ovunque. Poi portavo i soldi a casa, come il bravo capofamiglia che ero e che sono! Anzi Ja capofamiglia».Articolo tratto da Vero.
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