Istrionico, pungente e intelligentemente autoironico, Cristiano Malgioglio, opinionista del Grande Fratello, è senza ombra di dubbio una delle ragioni del successo di questa sedicesima edizione del reality di Canale 5. Con la sua consueta simpatia, “Malgi” si racconta a Vero, in questa intervista tra ricordi del passato, gioie del presente e obiettivi futuri.
Cristiano, sei un apprezzatissimo cantautore e paroliere. A un certo punto della tua carriera, però, è arrivata anche la Tv, che ti ha regalato una nuova ondata di popolarità e l’affetto di un pubblico sempre più vasto e trasversale…
Dice Cristiano Malgioglio dei suoi esordi
«Ho cominciato tanti anni fa a Unomattina, che è stata una scuola di televisione straordinaria. Allora era impensabile vedere uno come me in prima serata. Poi ho frequentato la Tv del pomeriggio con Massimo Giletti, quindi è arrivato Carlo Conti che mi ha portato a I Raccomandati in prima serata. Sono io che ho dato l’avvio al ruolo di opinionista: oggi devono metterne 10 in Tv di opinionisti per fare un Malgioglio. E credetemi, non è facile fare l’opinionista».
A proposito di opinionisti, sembra non corra buon sangue tra te e Giovanni Ciacci.
E davvero così?
«Chi è? Non so di chi parliate. Non so nemmeno che lavoro faccia».
C’è, invece, grande sintonia con la tua collega cantante Iva Zanicchi al Grande Fratello 16
Io trascino lei e lei trascina me. Iva è imprevedibile, ci somigliamo molto. Da lei ti puoi aspettare di tutto, anche qualche parolaccia. Io, ovviamente, mi scandalizzo perché le parolacce proprio non le so dire. Il nostro intento è quello di far divertire il pubblico in un reality che è davvero il più bello della Tv italiana. Devo molto al GF, mi ha regalato un successo incredibile. E pensare che all’epoca nemmeno volevo farlo… Ho deciso all’ultimo minuto».
Che cosa ti convinse poi ad accettare e a varcare da concorrente la famosa porta rossa del Grande Fratello Vip?
«La composizione del cast. Corinne Cléry, Simona Izzo e Serena Grandi, per esempio, erano perfette come coinqui-line per me. Ci fossero state solo ragazzine giovani avrei detto no. Pian piano, tra una nomination e l’altra, il gruppo dei giovani ha decimato i concorrenti più maturi. Pensavo sarei stato io il loro prossimo bersaglio e, invece, alla faccia loro, sono arrivato fino in fondo».
«I giovani restavano a bocca aperta»
Quali sono i ricordi più divertenti di quell’avventura?
«I giovani rimanevano a bocca aperta di fronte ai miei racconti di vita. Cosi come a rimanere scioccato sono stato io quando Marcella (Bella, ndr) è venuta a trovarci e Giulia De Lellis l’ha scambiata per Shakira! Una volta le ho detto che facevo il cartomante e lei ci ha creduto! Sono stati dei compagni meravigliosi, però».
Marcella, tra l’altro, è stata coach in uno dei programmi di maggior successo di questa stagione televisiva. Ora o mai più…
«Avevano chiesto anche a me di fare il coach in entrambe le edizioni, ma non ho potuto accettare essendo legato con un contratto a Mediaset. Me l’aveva proposto anche Carlo Conti, che è l’ideatore della trasmissione. A onor del vero, devo dire che alcuni dei giurati di quella trasmissione avrebbero dovuto piuttosto fare i concorrenti ed essere dall’altra parte della “barricata”!».
A proposito di musica, a breve uscirà un tuo nuovo importante progetto discografico…
«E còsi, ma devo mantenere il più stretto riserbo. Sarebbe come svelarvi la formula segreta del colore del mio ciuffo! Sarà molto divertente, questo ve lo garantisco. Ci sarà anche Iva: la conosco da una vita e abbiamo vinto un Sanremo assieme (Malgioglio è stato uno degli autori di Ciao cara come stai? con cui la Zanicchi ha trionfato al Festival nel 1974, ndr).
Tra le giovani leve della musica italiana chi ti piace?
«Ce n’è uno giovane e bravissimo: si chiama Cristiano Malgioglio!».
Che cosa ricordi dei tuoi esordi professionali?
«Che ho sofferto e che devo tantissimo a Fabrizio De André. Non fosse stato per lui, oggi non sarei qui. Quando entravo nelle case discografiche accompagnato dalla mia amica Maria Schneider mi chiudevano le porte in faccia perché eravamo troppo avanti per quell’epoca. Io, però, non ho mollato, volevo farcela».
Tratto da Vero
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