Adora l’Italia e stravede per la sua Sardegna. Eppure da qualche anno Caterina Murino sta a Parigi per amore: nella capitale francese vive con il fidanzato David Jones, un medico australiano con il quale sogna di mettere su famiglia. «Mi sento pronta per un figlio», racconta a Nuovo l’ex Bond girl, protagonista nel 2006 di Casino royale, il film che l’ha consacrata star a livello mondiale.
Un traguardo che l’interprete di Cagliari ha raggiunto dopo una lunga gavetta: dalle passerelle alla Tv dove, nel 1999. è stata “letterina” nello show di Gerry Scotti Passaparola, proprio come Ilary Blasi e Silvia Toffanin.
«Ho quasi quarantanni, ma mi piacerebbe che accadesse naturalmente, senza dover ricorrere alla fecondazione assistita».
«Ho creato una linea di gioielli tutta mia»
II 15 settembre festeggi i tuoi primi 40 anni, un’età critica per molte donne…
«Ma io mi sento una donna realizzata, con un percorso professionale ricco di soddisfazioni. Dalla moda sono passata alla Tv per poi arrivare al cinema. Il mio bilancio è assolutamente positivo».
Certo, e sei un’icona di bellezza. Ma il tempo passa: Caterina Murino hai mai pensato di ricorrere alla chirurgia estetica?
«No, l’idea mi terrorizza e poi bisogna accettarsi per come si è. Il mio viso inizia a segnarsi, certo; ma era ora, visto che fra qualche mese compirò appunto quarantanni!».
Nel frattempo ti sei anche creata un’alternativa al lavoro di attrice: ci spieghi di che cosa si tratta?
«Sì. Ho creato una linea di gioielli che porta il mio nome dove utilizzo essenzialmente materiali tipici dalla mia terra, cioè la Sardegna».
Per una donna che ha sempre fatto altro quella di reinventarsi come imprenditrice è una bella sfìda…
«Ogni tanto mi pento: ci sono enormi difficoltà ed è complicato capirci qualcosa. Troppa burocrazia e problemi doganali per portare i gioielli dall’Italia a Parigi, dove vivo».
In che cosa consiste questo tuo secondo lavoro Caterina Murino?
«Preparo i disegni delle creazioni, scelgo le pietre e gli artigiani che devono lavorare i materiali. Ho fatto persino realizzare le scatole che contengono i gioielli con il sughero sardo nero. Tutto questo per non far morire il nostro artigianato, che è meraviglioso».
È un’iniziativa importante, che dà lavoro alla gente Caterina Murino.
«E soltanto un dovere di fronte alla bellezza di questi prodotti. Fino a vent’anni fa erano quattrocento gli artigiani che lavoravano la filigrana sarda, oggi ne sono rimasti pochissimi. I figli non vogliono continuare il lavoro dei padri perché c’è poco mercato ed è un vero peccato: questa filigrana è meravigliosa ed è molto apprezzata in Francia».
«Vado spesso a trovare i genitori»
Che rapporto hai con la tua terra di origine Caterina Murino?
«Torno spesso a casa dai miei genitori. E di recente vado anche ad Alghero per scegliere i coralli per i miei gioielli: è la città dov’è stato girato Chi salverà le rose? di Cesare Furesi, film in cui recito accanto a Landò Buzzanca».
Sappiamo che ha tanti impegni prossimamente.
«Tornerò a teatro in autunno diretta da Giovanni Marinelli con un dramma il cui tema è l’uxoricidio. E sono protagonista del film Deep, nel ruolo di una campionessa di apnea: una serie tivù che si può scaricare e vedere sul cellulare». ♦
Intervista a Caterina Murino tratta da Nuovo
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