Due diavoletti con gli occhioni azzurri. I figli di Alberto e Charlene Wittstock di Monaco, Jacques e Gabriella, compiono gli anni e sono l’orgoglio di mamma e papà.
«Non stanno fermi un momento. Corrono e saltano tutto il giorno, dappertutto»,
ha confidato Alberto. I gemellini starebbero diventando sempre più curiosi e autonomi. Ma i loro genitori adorano questa ricerca di indipendenza, anche se significa maggiore fatica per loro. È la prima volta che il principe si dilunga in una descrizione della loro vita familiare. Che sia un tentativo di conquistare il consenso pubblico anche fuori da Montecarlo, vista la popolarità degli inglesi George e Charlotte, figli di William e Kate, che stanno offuscando la fama dei gemellini monegaschi?
Charlene Wittstock e Alberto di Monaco parlano dei loro figli
In effetti i figli di Alberto, nati il 10 dicembre del 2014, non sono ancora riusciti a conquistarsi il cuore della gente comune. E così ecco la presentazione ufficiale dei “terribili due” – come li chiamano a Palazzo, parafrasando quella che gli esperti chiamano i terrible twos -, la fase che i bambini attraversano fra i 18 mesi e i tre anni. In questo periodo i piccoli, spinti dal desiderio di autonomia, sfidano gli adulti diventando capricciosi.
«Ancora non fanno ripicche vere e proprie, ma temo sia solo questione di tempo»,
ha ammesso il principe con una punta di divertito allarme. In realtà i due gemelli, ognuno a modo proprio, stanno tirando fuori un certo caratterino: telegrafico e deciso lui, espansiva e seducente lei.
«Jacques è un bambino di poche parole. Se vuole essere preso in braccio dice “Up”, cioè su e quando vuole scendere “Down”, cioè giù. Non usa ancora frasi complete»,
ha aggiunto Alberto.
«Gabriella, come molte femminucce, è più chiacchierona del fratello sia in inglese che in francese. Da quando ha imparato l’espressione C ’est
pas possible (non è possibile), non fa che ripeterla»,
ha detto.
Come la maggior parte delle bambine, la principessina ha un rapporto speciale con il suo papà. Anche perché solo sentirsi dire: «Ti voglio bene» o «Mi mancherai» dalla propria figlia fa sciogliere il principe di felicità.
«Frasi così dolci mirendono sempre più di uscire di casa al mattine ammesso il sovrano che mamente, ha imposto al prio staff di limitare i spostamenti lontano al minimo indispensi. Al contrario vede con favore viaggi ufficiali in compagnia della moglie Charlene dei loro bambini. Il primo tour del 2017 vedrà la famiglia volare negli Stati Uniti, a Philadelphia, dove Alberto ha da poco comprato la casa storica di sua madre Grace, perché vuole cominciare a far conoscere ai piccoli le loro origini americane. Di ciò Charlène. che temeva che il maschietto (erede al trono) avesse un trattamento diverso dalla femminuccia, è molto felice.
Ma prima dell’America la royal family si concederà una vacanza privata a Capodanno per godersi un po’ di intimità dopo gli impegni istituzionali della cena della Vigilia e il pranzo di Natale. Sia Charlène sia il marito non vedono l’ora di stare soli con i loro figli, che cercano di allevare nel modo più semplice possibile. Seguendo l’esempio di William e Kate, mandano i gemelli al nido. Oltre all’asilo, i due fratellini vanno spesso al parco giochi pubblico, perché i genitori vogliono che socializzino con i coetanei che spesso ospitano a Palazzo. Come è successo per la festa di compleanno dei gemelli.
A Montecarlo, insomma, la vita scorre tranquilla: in meno di due anni, i bambini hanno rivoluzionato l’esistenza di Alberto e Charlène. La coppia fredda e distaccata ormai è un vecchio ricordo: il principe non ha più paura di mostrare pubblicamente i suoi sentimenti per la consorte e l’atmosfera a corte è festosa e rilassata. L’ex campionessa di nuoto è ora più sicura di sé, tanto da svolgere il suo lavoro di first lady con un entusiasmo e una passione che hanno messo in ombra le sorelle del sovrano. Stéphanie non avrebbe intenzione di metterle i bastoni tra le ruote; Carolina, invece, che tanto si è spesa negli anni passati a fianco del fratello, non sembrerebbe pronta a cedere alla cognata il ruolo che aveva ereditato da sua madre Grace. ♦
Articolo su Charlene Wittstock e Alberto tratto da Nuovo
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