E adesso ci occupiamo della deputata e ministro Maria Elena Boschi. Avvocato e laureata con il massimo dei voti specializzata in diritto societario e sola anche se da poco, renziana di ferro, anzi centravanti della squadra dell’ex sindaco di Firenze oggi premier. Da neo deputato del partito democratico collezionato solo apprezzamenti nell’aula di Montecitorio e anche la nomina sul campo di Miss Parlamento. Basti dire che Silvio Berlusconi, quando l’ha incontrata sembra abbia commentato più o meno così
“Lei è troppo bella per essere comunista”
al che lei nel suo stile senza scomporsi ha risposto
“presidente i comunisti non esistono più”
per smaltire la tensione delle giornate romane, Maria Elena boschi torna a rifugiarsi nel suo paese d’origine ossia Laterina in provincia di Arezzo. È tornata anche subito dopo il giuramento davanti al presidente della Repubblica , per festeggiare con i cenci che la mamma le ha preparato e per andare a messa con i suoi familiari. Al suo arrivo in chiesa l’ha accolta un grande applauso. Lei ha sorriso, ha stretto mani a iosa e scambiato battute con amici e conoscenti. La conosciamo bene nella parrocchia dei santi Ippolito e Casiano, lei qui è cresciuta è stato il primo chili che tutto femmina è stata la Madonna del presepe vivente del paese, vestita d’azzurro quasi il colore del vestito che ha attirato l’attenzione il giorno del giuramento. È stata catechista lettrici in chiesa e come racconta il parroco ora alla cattedrale di San sepolcro ha partecipato a Parigi alla giornata mondiale della gioventù, l’iniziativa pensata per organizzare l’incontro tra i ragazzi di tutto il mondo e papa Wojtyla
“voleva scoprire la città, una sera tornò dopo mezzanotte e io la sgrida”
ha raccontato il parroco, Maria Elena Boschi è cresciuta all’ombra del campanile, ma anche a pane e politica. Il padre Pier Luigi boschi, ex dirigente di Coldiretti e consigliere di amministrazione di Banca etruria, a diciotto anni era già consigliere comunale, la mamma Stefania agresti, preside di una scuola del territorio e vicesindaco della cittadina. Maria Elena dopo la laurea ha iniziato con il praticantato da avvocato, entra a far parte della direzione del partito democratico di Firenze, ha lavorato nel consiglio di amministrazione di pubblica, la società che gestisce gli acquedotti del capoluogo e di altre province toscane. Ma la fedelissima di Matteo Renzi non è sempre stata al suo fianco. C’è stato un tempo nel duemila nuovi in cui Maria Elena faceva parte del team di un daleminano di ferro come Michele ventura candidato alle primarie proprio contro Matteo Renzi.
Stralcio di intervista tratto dalla rivista visto
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