Parla Carlo Verdone attore e regista a febbraio al cinema con sotto una buona stella. Gli viene chiesto Carlo parlaci un po’ di sotto una buona stella
“è una commedia che tocca il tema dello scollamento tra genitori e figli e quello della precarietà lavorativa. Io interpreto un uomo di sessant’anni che diventa disoccupato per via uno scandalo che colpisce la finanziaria per il quale lavoro. È un film in cui è facile ritrovarsi, ragazzi padri donne che convivono con le loro solitudini e la loro insoddisfazione. La nostra è una commedia brillante con tocchi poetici e malinconici, un film in cui l’affetto alla fine trionfa sopra ogni cosa”
anche grazie a una donna che nella storia si rivela fondamentale
“sì è Paola Cortellesi che si trasferisce nell’appartamento di fianco a quello che occupo io con i miei figli. Loro venuti a vivere con me dopo la morte della madre. L’arrivo di Paolo portelli si ci aiuterà a rimettere insieme i cocci delle nostre vite.
La grande bellezza ha conquistato il golden globe e concorra agli O come miglior film straniero quali sensazioni provi alla vigilia di un appuntamento simile?
“Sono contento anche perché Paolo Sorrentino ha fatto un film bellissimo e tutti noi attori sentivamo che stavamo realizzando un film importante su un’Italia dal grande passato, ma dal presente terribile. Paolo ha azzardato un film molto complesso che va al di là del decadentismo morale di Roma e allarga invece la prospettiva tutta la società occidentale dei nostri giorni. Grazia Paolo sorrentino abbiamo scoperto anche la grande bellezza della Roma notturna, con quelle notti passate per strada a girare il film. Anche se per me è stata una tragedia perché la sera di solito vado a dormire non dopo le undici, la notte e il momento magico per godersi la monumentalità di Roma e per gustarsi questa magnifica città senza traffico rumori e caos.
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