E adesso vi parliamo del funerale al leader Nelson Mandela che è morto lo scorso 5 dicembre alla veneranda età di novantacinque anni e tutti i più importanti capi di Stato del mondo si sono recati a rendergli omaggio leggiamo infatti dalla rivista visto
per tanti era solo un’icona vivente dell’antirazzismo e di valori di pace e di uguaglianza, con il suo sorriso aperto dal nonno bonario e i suoi abiti multicolori, in realtà Nelson Mandela è stato un rivoluzionario, un combattente in prima linea contro la segregazione dei neri in sud Africa. Nei primi anni sessanta Madiba il suo soprannome era in realtà un semplice avvocato, che come tanti era impegnato nella difesa dei diritti delle persone di colore, promosse una campagna di sabotaggio contro l’esercito e per questo fu condannato a rimanere in carcere a vita ma vi rimase solo, si fa per dire, per ventisette anni riuscendo a dirigere il suo movimento dal carcere e contribuendo così allo sgretolamento del regime dei bianchi. Diventato uomo simbolo della lotta contro il razzismo fu liberato nelmillenovecentonovanta e riuscì nel capolavoro politico di ricostruire una nazione democratica aperta a bianchi e neri senza violenze e anche senza vendette. Dopo avere vinto il premio Nobel per la pace nelmillenovecentonovantatré fu presidente del suo paese dal 1994 al 1999 e lo lasciò pienamente pacificato e pieno sviluppo economico. Non ha mai rinnegato il suo passato da rivoluzionario e tutto il mondo sia reso merito e onore
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