Vi parliamo adesso di Giuseppe Zeno che in televisione ormai interpreta da anni il ruolo di attore affermato in fiction a sfondo poliziesco. E dice alla rivista visto.
In questa fiction ho dato vita a un poliziotto molto particolare. Non è il tradizionale ispettore di polizia che sprigiona bontà da tutte le parti, anzi, il mio Michele Benevento vive il suo dramma interiore, l’odio per la famiglia rivale che
della ‘ndrangheta in Lombardia, senza nasconderlo troppo. E poi, è scorbutico con i colleghi, non si fa amare da nessuno, è trascurato nel vestire e nell’abbigliamento, lui pensa soltanto a incastrare quei malavitosi. Per calarmi nei panni mi sono fatto crescere la barba lasciandola incolta così come i tappeti. Non ho avuto problemi a imbruttirmi anche perché nonostante i giornali mi segnalino sempre nelle classifiche dei più belli della revisione io non mi considero tale”
Giuseppe Zeno trentotto anni di Napoli, protagonista con Simona Cavallari, della fiction le mani dentro la città in sei puntate attualmente in onda ogni venerdì sera su Canale cinque che sta riscuotendo ottimi risultati di ascolto, sta dimostrando ancora una volta di essere un attore per tutte le stagioni perché è capace di passare da un ruolo all’altro riuscendo a dare vita a personaggi sempre intensi gli viene chiesto dalla tigre della Malesia ha l’ispettore dell’evento come fa a cambiare con tanta semplicità!
“Nel mio lavoro è normale. Il mio metodo e documentarmi molto sul personaggio che devo interpretare, per poi lavorare alla costruzione del carattere”
Lei oggi è uno degli attori più richiesti della televisione e del cinema, come ci è riuscito
“non lo so credo con la semplicità e la grande costanza nel cercare di fare bene il mio mestiere. Non dimenticando mai che l’ultimo giudizio spetta al pubblico più che agli addetti ai lavori
quando conta nel suo successo come attore la fisicità e l’aspetto?
“Conta sì e no. Io credo che l’aspetto possa essere importante fino ad un certo punto. Io avevo lo stesso figlio di oggi anche a 24:26 anni eppure provini che sostenevano erano un disastro. Un motivo ci sarà stato, ma non era certo un problema di aspetto. Poi tutto è cambiato grazie alla mia maturazione nella recitazione”
qual’è l’attore che prende come punto di riferimento
“Gian Maria Volontè, è stato il più grande attore nella storia del cinema non solo di casa nostra ma anche a livello internazionale poi l’Italia è piena di grandi attori da Gassman a Mastroianni.”
Eppure nel passato c’è il mare e un peschereccio
“sì e forse sono i miei trascorsi come pescatore accanto a mio padre che mi danno la forza di andare avanti con il mio lavoro in un momento di grande crisi dal punto di vista produttivo se non avessi queste basi solide non riuscire ad affrontare le difficoltà con attore oggi il conto giorno per giorno il mare mi ha segnato date”
stralcio di intervista tratto dalla rivista visto a Giuseppe Zeno
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